Spionaggio nella Nave Straniera (SNS)

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  1. Vitiu&Gota
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    Master: Ragy
    Parteciapti: io e Sasuketaka98 (senon sbaglio si chiama cosi xD)

    CITAZIONE
    narrato
    -parlato-
    <<parlato d'altri>>
    "pensato"

    Richard uscì stizzito da casa sua, quella vera e grande. Era adirato con suo padre che evitava di dirgli delle cose importanti. Anche adesso che è Ninja.

    “chi diavolo sono questi qui” si chiese tra se e se mentre ripensava a tutto ciò che aveva assistito solo il giorno prima. Atti di prepotenza nel porto da parte di alcuni stranieri del regno che si diceva amico di Kiri ma i suoi commercianti continuavano ad arrivare con strani e non ben identificati carichi.

    “arrivano e poi trattano male i pescatori solo perché per colmare la lontananza da casa si sfogano sull’alcol” pensò imbronciato mentre, con mani incrociate, decideva che bisognava fare qualcosa. Erano pur sempre alleati del suo paese quindi non poteva mettersi contro di loro apertamente ma forse, se Richard non ne aveva le competenze, qualcun altro poteva.

    Era un idea folle e allo stesso tempo magnifica, decise di correre a casa e a cambiarsi d’abito, si sarebbe messo il suo abbigliamento silenzioso.

    L’abbigliamento era fatto in modo che di lui si vedessero solo gli occhi e si prese la cura di mettere il monocolo, completo di tutti gli accessori, sopra l’occhio destro per evitare che lo riconoscessero per strada (l’occhio era solitamente truccato ed era un segno distintivo troppo evidente.)

    Il cappuccio era legato alla maglia, una sciarpa gli cingeva il collo e le imbottiture rendevano la sua figura grossa, donandole un immagine possente che prima non aveva. I pantaloni erano larghi alle cosce e poi stetti alle ginocchia, le maniche erano strette e de guanti gli coprirono le mani. Delle rozze protezioni in cuoio erano legate agli stinchi e alle braccia, utili solo a diminuire l’attrito quando si muoveva e si urtava contro qualcosa.
    L’intero abito aveva un solo scopo, nasconderlo. E per Richard ci aveva azzeccato in pieno. Ora avrebbe dovuto solo decidere come equipaggiarsi.

    “io non sono Richard quindi la boraccia non mi servirà” pensò mentre osservava la corta spada e gli shuriken.
    “quelli meli porto di sicuro” pensò mentre preparava la piccola sacca per le armi.




    Testa: abito, capuccio e sciarpa, con semi maschera che copre a metà la faccia. Monocolo al’occhio destro. (x/5)
    Busto: 1x Wakizashi, legata alla schiena. (5/10)
    Vita: Sacca porta oggetti comune (2/5) con dentro: 1x antidolorifico base (1/20), 1 x antidoto lieve (2/20), 1 pietra focaia ed acciarino (4/20), 5x Shuriken (14/20) 6 x minishuriken (20/10).
    Braccio:abito, imbottiture.(x/5)
    Gamba:abito, imbottiture.(x/5)

    Una volta deciso uscì di casa e prese a percorrere le vie in modo tranquillo, la gente non lo riconosceva ma nemmeno si spaventava per il suo aspetto. Erano i tempi dei ninja quelli ed il suo abito non era il più strano.
    Raggiunse in fretta l’accademia, era deciso a trovarsi un aiutante per quella strana ed insolita missione e voleva vedere se gli consigliavano un studente.
    Una volta entrato fu buttato subito fuori, <<non concediamo a nesusno di poter visualizzare le informazioni dei nostri alievi>> dissero.

    -cazzò- imprecò Richard, quasi sorprendendosi di se stesso, era raro per lui arrabbiarsi tanto ma forse un po’ di rabbia avrebbe giovato a nascondere la sua reale identità, si sarebbe fatto scoprire più difficilmente.

    Si diresse verso il campo addestramenti cercando di individuare la persona che poteva aiutarlo nella sua impresa.

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    chakra: 25/25
    Slot: 10/10
    Stato: in Salute, parecchio arrabbiato.

     
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  2. sasuketaka98
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    Narrato
    <<pensato>>
    Parlato

    In quei gironi ero svogliato ma pronto per ogni cosa, pur essendo quasi promosso al grado di Genin. Ero sul letto a riposarmi dalla lunga nottata con mio padre e mia madre, a carte, e nel frattempo parlavamo a riguardo alle fondamentali tre regole cui un ninja deve onorare e svolgere. Sentivo caldo, cosi mi sono tolto dalle coperte e mi diressi verso la cucina, uno spazio attaccato alla sala, i quali vengono divisi da una parete dall’entrata della porta. Sì, la porta da cui volevo andarmene, per fare esperienze e saggiare il campo di battaglia. Sentivo uno strano odore, proveniente credo dal tavolo, ma a me già noto. Erano i miei adorati fiori, un grande piccolo mazzo di clematidi, che profumavano tutta la casa.


    <<e brava la nostra mamma, è già uscita da casa senza dir niente, eheh…>>


    Pensai subito alla mamma, perché lei esce tutte le mattine per prendere una boccata d’aria e fare la spesa per comprare gli ingredienti per cucinare; così, parte presto da casa per ritornare in orario a preparare il pranzo, visto che mio papà era ed è una frana nel cucinare, invece io me la cavicchio un pochetto. Mi avvicinai al tavolo con la mano davanti alla bocca perché stavo sbadigliando, e ad un certo punto, vidi spuntare qualcosa da dietro il vaso di bianche e leggiadre clematidi. Due brioche!!


    Uhm mm, che buono, mi sa che oggi si fa colazione da re! Oh no, spero che papà non si alzi, così me le posso mangiare tutte io! Devo parlare sotto voce…


    Ero felicissimo, al settimo cielo. Le presi dal tavolo e le misi a riscaldare sopra il fuoco caldo. Iniziai a preparare la tovaglia, così se dovevano cadere briciole, le potevo poi raccogliere e sbarazzarmene nel cestino. Le briosh erano pronte, e così spensi il fuoco con l’acqua, le presi mi sedetti sulla sedia. Le mangiai. Erano così buone con la marmellata… me la gustai con piacere tanto mio papà e mio nonno dormivano beati nel letto, uno diviso dall’altro. Finii di fare colazione. Sbrogliai il tavolo e per buona azione di aiuto verso la mamma, apparecchiai per pranzo.


    <<chissà cosa farà di buono stavolta… mi viene la colina in bocca, eheheh…>>


    Intanto mi annoiavo da morire, così che uscii di casa e lasciai un foglio su cui scritto:


    Ciao mami, vado a fare una passeggiata, se non torno per pranzo sta tranquilla, mica vado via dal villaggio! Eheheh. Shida.



    La mia firma, Shida era il diminutivo del nome completo, Shidare Yanage. Uscii dalla porta senza sbattere troppo forte, sperando che papà e nonno facevano sogni tranquilli. Una giornata come le altre. Cielo nebbioso, qualche raggio di luce e qualche persona per le strade.


    <<uff, qui non c’è niente da fare, andiamo un po’ al campo d’addestramento per imparare da altri ragazzi e qualche metodo di combattimento.>>


    M’incamminai per il campo base d’addestramento. Sentii cinguettare qualche uccello, erano di colore blu, non mi attirarono così tanto, infatti non mi resi quasi conto di loro. Camminando, notai che stavo passando per il porto; vedevo che dei colossi pompati caricavano merci chiuse in grandi scatoloni e le ponevano sulla gigantesca nave, e in zona qua e là del porto. La nave mi era un poco sospetta, sentivo una “puzza” sotto il naso. Che cosa conterrà quella nave? Cominciai ad essere curioso, volevo sapere come potervi entrare, e cosa c’era dentro di così “tecnologico”. Però, di certo non potevo entrarvi da solo, mi sarei fatto beccare, e visto che sono uno studente, ho da pararmi il di dietro solamente con le tre tecniche basilari.


    <<uhm, voglio entrarci immediatamente, ma… come faccio da solo? Non so, devo chiedere a qualche ragazzo che ha in mente la stessa idea, e che sia almeno di un grado superiore a me…>>


    M’indirizzai sempre più veloce e freneticamente al campo d’addestramento, sperai nella fortuna. Arrivato al punto prescritto mentalmente da me, cercai di arruolare con me qualcuno e… proprio sulla mia “coda” dell’occhio vidi, qualcuno avvicinarsi a me, ed io lo precedetti nella parola.


    Scusami, per caso sei interessato ad addentrarti con me nella nave del regno di Takamura per scoprire cosa si cela dietro a questo regno? Rispondimi velocemente, visto che ho molta fretta, quindi spicciati…


    Aveva uno sguardo un po’ tetro, ma non mi feci demordere da esso. Aveva di un non so che di buffaggine:


    <<perché si è truccato un solo occhio???? Mi sa che è un po’ matto, spero di non aver parlato con la persona sbagliata…>>.
     
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  4. Vitiu&Gota
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    <<parlato d'altri>>
    "pensato"

    Richard non si fece prendere dalla paura o dal buon senso. grande era la rabbia in lui e tanta la fretta.

    <<scusami, per caso sei interessato ad addentrarti con me nella nave del regno di Takamura per scoprire cosa si cela dietro a questo regno? Rispondimi velocemente, visto che ho molta fretta, quindi spicciati… >>

    Il ragazzo sembrava poco sano e tanto scemo per chiedere una cosa cosi ad un perfetto sconosciuto ma Richard scelse di non farci caso. Era convinto che un entità suprema, da qualche parte nel cielo, l'avesse graziato dandogli il giusto slancio per i suoi intenti.
    "il princippio favorevole..." pensò ricordando gli insegnamenti di suo padre.
    "no fermo Richard devi ragionare..." gli disse una vocina nella testa ma lui, ignorandola, parlò allo studente con arroganza:

    -costoro di cui parli non sono ninja ma hanno qualcosa che può essere molto pericoloso per ogni ninja.- disse convinto, senza avere una pallida idea di cosa si tratasse effettivamente.
    -io sono SR, oppure Super Reed se vuoi chiamarmi cosi- disse ridendo forte per far scena.
    "è l'arroganza a farti parlare..." disse ancora la voce ma Ricard parlò più forte:
    -se vuoi, dopo che ti sarai presentato, ti ofro le mie poche ma comunque presenti abilità di princippiante per la tua impresa- disse inchinandossi, più si faceva pomposo e scomposto più era dissimile dalla sua vera identità.

    in quel momento, mentre era chino osservò il riflesso del suo volto in una pozzanghera, notò che l'occhio era parzialmente scoperto e sistemò meglio il monocolo per nascondere il trucco [OT/non si vede il suo occhio truccato, visto che è segno distintivo del suo essere ha proveduto a nasconderlo ò.òOT].

    dopo i convenevoli, e se il giovane Studente fosse stato daccordo, avrebbero attraversato il paese nebbioso per arrivare al porto. dove, per prima cosa, Richard avrebbe proposto di osservare le navi per decidersi.

    "hai ragione, sono stato un po' troppo arrogante" disse a se stesso. "avrei dovuto chiamarmi con un nome più consono... Speed Reed è troppo stupido" poi aggiunse, sicuro di se "io so di potercela fare, voglio dimostrarlo ai miei genitori portandogli informazioni su quel carico".

    Era molto arrabbiato e la rabbia non lo facceva ragionare, essendone coscente voleva agire.

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  5. sasuketaka98
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    <<pensato>>
    Parlato
    Parlato Reed



    Ero molto freddo con il mio coetaneo, così tanto che non mi ero nemmeno presentato a costui. Infatti si notava che mi prendeva per uno squilibrato mentale, infatti io lo sapevo già di essere matto, visto che vengo da una famiglia che ama uccidere… mi rispose dopo un certo lasso di tempo, stava ancora pensando a qualcosa.


    costoro di cui parli non sono ninja ma hanno qualcosa che può essere molto pericoloso per ogni ninja.



    Parlava dei colossi che avevo visto al porto, vi ci era passato anch’egli.


    io sono SR, oppure Super Reed se vuoi chiamarmi cosi.


    <<uhm, si fa chiamare pure SR? Questo si è umbriacato veramente molto … o magari da piccolo ha sbattuto la testa, ancor di più gli hanno fatto bere qualcosa di strano…>>


    se vuoi, dopo che ti sarai presentato, ti offro le mie poche ma comunque presenti abilità di princippiante per la tua impresa.


    In effetti hai ragione tu… non mi sono ancora presentato, e avrai pensato male di me sin dal primo istante in cui mi hai visto. In effetti, avevo pensato pure io che non mi ero presentato; quindi, mi scuso solennemente, umilmente perdono a te. Dunque, il mio nome Shidare, Shidare Yanage, sono del clan Kaguya, ma sfortunatamente, il potere concessomi dall’innata, è ancora celato, nelle mie vene. Ti avevo proposto se volevi addentrarti nella nave, non ho chiesto cose nel genere “Ucciditi”, senza che io ti conosca, Reed, se non sbaglio…


    Avevo detto tutto ciò che c’era da esporre ad SR, nonché Super Reed, bah che nome strano era quello. M la cosa più sgradevole, era che Reed si era chinato dinanzi a me, io un semplice studente…


    Ma cosa ti chini a fare, guarda che io non sono uno dei cinque Kage…


    Chissà veramente se ho fatto una buona scelta. Quando SR era chinato, notò che a qualche centimetro da se stesso, vi era una pozzanghera, dove aveva osservato la sua immagine, e di conseguenza si mise a posto il monocolo che era sull’occhio truccato. Iniziai a citare qualche frasetta.


    Dai andiamo, o se no si farà buio, ora mai non ho più la cognizione del tempo, e ciò nonostante voglio andare in una di quelle dannate navi di quel regno, Takamura giusto?


    Dovevamo attraversare il villaggio per arrivare al porto.


    Senti Reed, se non sbaglio ci sono diverse navi del regno di Takamura, quale scegliamo? Ovviamente se non se ne sono già andate via…


    Presi una boccata d’aria, per poi buttarlo fuori dalla bocca, attesi risposta, mentre ci eravamo già incamminati verso il porto, brulicanti di braccianti Takamuriani…


    Chakra:10\10
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  7. Vitiu&Gota
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    <<parlato d'altri>>
    "pensato"

    <<ma cosa ti chini a fare, guarda che io non sono uno dei cinque Kage…>>
    -personalmente ora se più importante del kage in persona, sei un mio compagno ed è da questo che dipenderà il successo o la disfatta della mi… ehm nostra missione.- disse stando attento alle parole, era molto impacciato in quel momento mentre si rialzava e nel ricomporsi prese la briga di grattarsi ogni tanto, era un gesto sconsideratamente ignobile per il suo clan e ciò avrebbe contribuito a farlo sembrare più SR e meno Richard.

    <<dai andiamo, o se no si farà buio, ora mai non ho più la cognizione del tempo, e ciò nonostante voglio andare in una di quelle dannate navi di quel regno, Takamura giusto?>>

    Reed, cosi avrebbe pensato a se stesso d’ora in poi, prese la considerazione in modo quasi allegro.

    <<senti Reed, se non sbaglio ci sono diverse navi del regno di Takamura, quale scegliamo? Ovviamente se non se ne sono già andate via…>> disse il suo compagno prima di zittirsi del tutto per ascoltare la sua risposta.

    Cominciammo a camminare e poi camminare e camminare. Il lento ritmo dei passi non calmava affatto lo stato d’animo di Reed che prese due bei respiri prima di parlare.
    -i Pirati, cosi li chiamo, sono persone di pochissima nobiltà e per ciò verso il calar della sera andranno sicuramente a bere quindi i marinai non si tratteranno a lungo sulla nave, chi sa quanto saranno stati li e vorranno spendere le loro ben sudate paghe con notti di piacevoli compagnie- disse poggiando una mano sul mento, il suo fare era tutto incline al ragionamento. –se ho ragione penso, prima di introfularci in una di quelle navi dovremmo chiedere informazioni ai marinai. Anche se sembra che loro non sappiano nulla alla fine tutto ciò che succede passa per le loro orecchie.-

    Si fermò facendo una pausa, respirò due volte profondamente e riprese.

    -ciò che è una nostra necessità trovare è la nave giunta da pochi giorni, una settimana penso sia anche troppo. Non so tu ma io non vorrei finire su una nave che sta per partire- disse ridendo alla sua stessa battuta. – inoltre cerchiamo una nave commerciale che ha medie grandezze, una nave piccolo non affronta il mare e sono troppo scettico per credere che cene sia una, voglio una nave media che sia possibilmente proprietà di un povero mercante che non ha i soldi per permettersi le guardie migliori- disse fermandosi, le pause erano necessarie per dare l’occasione all’amico di parlare e di prendere due respiri di qual’umida aria gelida che inumidiva la sua mascherina.

    “umid’aria la chiamerò” pensando tra se e se, divertito.

    -alla fine penso proprio che ci faremo andare bene quel che troviamo ma ricorda di chiedere solo a persone che vivono al villaggio, non vorrei mai che uno straniero si insospettisse e ci causasse grane-.
    Poi, qualunque fossero le sue obbiezioni, sene sarebbe andato a destra. Erano arrivati al porto quindi di li si dovevano orientare da soli.
    -ci troviamo tra un ora al negozio di ami!- disse puntando con l’indice il negozio li poco distante, l’avrebbe riconosciuto tra mille visto che sul tetto il proprietario, un eccentrico riccone annoiato, aveva montato una statua del nibi (in scala ridotta ovviamente).

    La prima cosa che avrebbe fatto era incerta quanto il numero delle teste di un idra. Cercò di decidersi in fretta con un semplice metodo, lanciò in aria uno shuriken , in base a quale dei due lati gli fosse caduto (uno era scalfito in modo da segnare una M sopra) si sarebbe deciso.

    “bene” pensò “vado a chiedere ai pescivendoli se ne sanno qualcosa ai prodotti del regno dei pirati” pensò, voleva sapere se erano merci in cibo o no, cosi si orientava su chi sarebbe stato l’oggetto delle sue domande dopo.

    -Salve, come và?- disse, avrebbe intavolato una conversazione, con l’argomento affari, per non sembrare sospetto.

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  8. sasuketaka98
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    Narrato
    <<pensato>>
    Parlarto mio
    Parlato Reed




    Mentre era ancora lì, chinato verso di me, esclamò delle parole toccanti, sì, parole che non avevo sentito mai in vita mia, parole che arrivavano fino al mio cuore con i loro sentimenti.


    personalmente ora se più importante del kage in persona, sei un mio compagno ed è da questo che dipenderà il successo o la disfatta della mi… ehm nostra missione.


    Pure io che faccio sorrisi solo alla mia famiglia, era la pima volta che qualche persona al di fuori di mia mamma, di mio papà e di mio nonno, che mi strappa un sorriso dal viso, m visto che lui si stava ancora alzando nascosi esso sotto la mia sciarpa rossa, con molto buchi che sembra si stata usata era molti anni, vecchia, senza valore, invece me l’ero fatta io con una mano del nonno in vista dell’esame Genin. Si grattava in modo rude, senza vergogna degli altri che lo guardavano.


    <<chissà a quale casato appartiene…>>


    Dopo i miei corti ma efficaci discorsi pieni di quesiti per lui, gli avevo finalmente ceduto la
    parola, dopo gli inutili tentativi sui di prima.


    i Pirati, cosi li chiamo, sono persone di pochissima nobiltà e per ciò verso il calar della sera andranno sicuramente a bere quindi i marinai non si tratteranno a lungo sulla nave, chi sa quanto saranno stati li e vorranno spendere le loro ben sudate paghe con notti di piacevoli compagnie.


    Poggiò la mano sul mento e procedette con la parlata.


    se ho ragione penso, prima di intrufolarci in una di quelle navi dovremmo chiedere informazioni ai marinai. Anche se sembra che loro non sappiano nulla alla fine tutto ciò che succede passa per le loro orecchie.


    Si fermò di colpo. A quella sua decisione stetti per cadere a terra, ma fortuna volle che ripresi immediatamente l’equilibrio. Ritornai a camminare con Reed, il quale si fermò per persino DUE boccate d’aria.


    ciò che è una nostra necessità trovare è la nave giunta da pochi giorni, una settimana penso sia anche troppo. Non so tu ma io non vorrei finire su una nave che sta per partire.


    Già, la penso come te, Reed, devo ancora diventare Genin, devo ancora rimanere qui, eheheh…


    inoltre cerchiamo una nave commerciale che ha medie grandezze, una nave piccolo non affronta il mare e sono troppo scettico per credere che cene sia una, voglio una nave media che sia possibilmente proprietà di un povero mercante che non ha i soldi per permettersi le guardie migliori.


    <<mi sa che questo è un genio incompreso, formula frasi così alla svelta in modo
    imbeccabile!>>


    Io dovetti annuire, aveva soltanto ragione, ragione su ragione, un quoziente intellettuale elevatissimo, di cui soltanto alcuni potevano averlo. Io, comune essere mortale. Iniziai ad essere tetro, il sangue freddo ritornò a scorrere nelle mie vene.


    <<non sono invincibile alla morte…>>


    Volevo sapere perché mi fuoriuscivano dalla mia mente, inferiore alla sua, di Reed. Voltò destra, cominciando ad urlare.


    ci troviamo tra un ora al negozio di ami!


    Umpf, che matto…


    Io, intanto, m’involai correndo a parlare e a ricevere informazioni dai colossi visti passando prima dal porto. Volevo vedere quante navi di media- grande dimensione erano nel porto di Kiri e quale fosse la più “tenebrosa”. Durante la camminata pensai che c’era la parte bianca e nera: le due suddivisioni della luce e dell’oscurità… in fondo al mio cuore, dove il mio subconscio non poteva arrivare. Era la parte più nera del mio corpo, la parte fredda e sanguinosa dei Kaguya, che pian piano la sua macchia s’impadroniva della macchi bianca… intanto, nella parte di luce, pensai cosa stava facendo quel geniaccio di Reed.


    <<chissà che sta facendo quello squilibrato di un Reed, eheheh!>>


    Chakra:10\10
    Stato:Illeso, pensieroso
    Slot:10\10
     
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    Salve, come và?

    Il ragazzo si era avvicinato ad un pescivendolo per chiedere delle informazioni ma quello, dopo averlo squadrato con uno sguardo di odio si voltò e se ne andò senza degnarlo di una risposta ... tutto era nelle mani dei ragazzi, dovevano decidere loro cosa fare ...
     
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  10. Vitiu&Gota
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    Narrato
    -parlato-
    <<parlato d'altri>>
    "pensato"

    Reed non si sorprese della totale mancanza di attenzione da parte dell'uomo ma per non dimostrarsi troppo figo e mantenere cosi l'apparenza che fosse come tutti gli altri si incazzò.
    infatti strinse i pugni e si allontanò dal bancone prima di spaccargli la faccia.

    "ora ci penso io..." pensò incazzato mentre con la mente e qualche sigillo ben messo espelleva il chakra dai pori della sua pelle per dargli un aspetto differente e più consono ai suoi obbiettivi.

    HTML
    Carta:->Padronanza delle tecniche di base:->Tecnica della trasformazione


    Tecnica della trasformazione (Henge no Jutsu)
    Posizione delle mani: Tigre
    Tipo: Genjutsu
    Livello: D
    Un jutsu illusorio che dà all'utilizzatore l'aspetto di altre persone o oggetti. Questo genjutsu và a colpire le percezioni di chi lo subisce. Una tecnica molto comune. Il ninja può prendere le sembianze di qualsiasi cosa, per confondere l’avversario, per nascondersi o per attuare altre strategie.
    [Consumo: 1]
    [Senso: Nessuno]
    [Nota: la tecnica dura un massimo di 10 turni; nel caso in cui ci si imbatta in qualcunocon capacità ninja, quest'ultimo capirà che la trasformazione è un genjutsu secondo il regolamento apposito per i genjutsu]
    [Nota: le dimensioni minime della forma illusoria non possono essere minori circa un topo]
    [Nota: le dimensioni minime della forma illusoria non possono essere maggiori circa tre volte l'utilizzatore]


    il chakra gli diede libero sfogo alla fantasia e lui prese in tutto e per tutto le fattezze di una donna dal seno prosperoso, organo indispensabile epr trattare con gli uomini, e dal viso dolce cercò innoltre di non farsi troppo alta come figura ma di rimanere nella media e si coprì con vesti pesanti ma lasciandossi scoperto un poco il seno ed i polpacci. la gonna aveva un taglio sul fianco per farle scoprire la gamba quando camminava, lunghe calze a rete avvoltevano queste per dare alla figura un senso di profondità e lasciare cosi il desiderio su chi la guardasse. nel busto indossava una pelliccia che le lasciasse scoperte le braccia e la scollattura era vistosa, una collana con la croce sopra completavano il tutto. una sciarpa in pelle di volte le cingeva il collo e la chioma castana, con scaglie di rosso, davano alla focosa figura l'aspetto di una diciasettenne in piena maturità il trucco era leggero per non rovinare l'aspetto giovane e le labra le aveva lucidalabrate con un rossetto rosso fuoco. le unghie erano rosse anch'esse.
    tutto nella figura doveva esprimere una giovane passione e perciò richard badò a farle le curve ben delineate e tutte al posto giusto, i sandali ninja erano troppo stonanti cosi li sostituì con delle scarpe a tacchi.

    Seno prosperoso si aggiustò le vestie d uscì dall'ombra in cui si era nascosta per rivelare a tutti la sua bellezza.
    Reed si sentì fiero di se stesso mentre, nella convinzione di aver fatto un capolavoro, sid iresse verso un mercante che era li in mezzo alla folla.
    "mi chiamo Mankai no sakura" pensò reed mentre gli chideva il corpo di fare in fretta, aveva solo 40 minuti prima di tornare dal suo amico nel luogo patuito.

    -Scusate signori, voi che siete senza dubbio più esperti ed informati di me, sapete per caso qualcosa di quelle grosse navi arrivate di recente e kiri?- disse con fare suadente e mettendossi un dito sulla bocca, espressione curiosa, e l'altro indicava il gruppo di navi che secondo Reed apartenevano al regno alleato.

    Chrakra: 24/25
    Slot: 10/10
    Stato: Incazzato freddo.
     
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  11. sasuketaka98
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    Narrato
    <<pensato>>
    Parlato
    Parlato altri




    Mi diressi verso il porto di Kiri. Si respirava un’aria di mare, con la foschia come sfondo. Sentivo una freschezza infinita, come se dell’acqua venne a contatto con il mio viso e il mio vestito scuro attillato. Sì, era proprio così, la nebbia iniziò a mutarsi in acqua, poggiandosi su di me, infinitamente diviso da due battaglioni al mio interno. Asciugai con la mano, la quale coperta da guanto, il viso, perché l’acqua iniziava a darmi su di giri. Mi fermai di botto. Guardai il cielo. Stavo riflettendo su cosa poteva accadere dentro una di quelle navi, ero curioso, ma anche nervoso, visto che dentro ci potevano essere tipi loschi, con piani malevoli, pronti a tutto per fare del male alle genti di Kiri. Degl’innocenti che gli vengono strappate dalle mani la vita, le cose care, i momenti belli e brutti, persino, persino i parenti… che brutta cosa che era ed è. Ripresi a camminare per il porto. Dopo che arrivai a destinazione, vidi delle navi gigantesche ma nello stesso luogo pure piccole; a me interessavano della navi di media grandezza con degl’imbranati a loro guardia.


    Vediamo… proviamo a chiedere a quella potrebbe essere l’ideale che cercavo. Una nave abbastanza grande con delle persone che a vista assomigliano a degl’idioti… sì, chiederò a quelli, chissà cosa mi diranno…


    Parlai a bassa voce, per non farmi ascoltare dagli altri, visto che ero in mezzo ad una folla di piccole dimensioni; passai inosservato, nessuno prestò attenzione ad un ragazzo quattordicenne.


    <<tsk! Guarda te dove siamo finiti, non osservano nemmeno di striscio un ragazzo sospettoso come me, umpf!>> Mi diressi verso la nave desiderata e vidi una guardia come avevo detto precedentemente “idiota”. Arrivai da egli.


    Salve signor uomo, mi sa dire cosa ci sono in queste navi provenienti dal regno alleato di Kiri, Takamura? La prego, ho bisogno di saperlo, è una questione privata, le consiglio di rispondermi, o…


    Mi soffermai lì perché lo stavo per minacciarlo di morte, però la macchia bianca mi portò alla ragione.


    ...mi scusi lasci stare. Comunque, me lo potrebbe cortesemente dire, buon uomo?


    Diventai freddo e andai subito dritto al nocciolo della questione: le navi. Avevo perso la cognizione del tempo e forse mancava poco più di quaranta minuti all’incontro con Reed davanti al negozio di Ami.


    <<bah, se non risponde, lo gonfio di botte questo bastardo.>>


    La battaglia dentro di me inizi a fiorire. Intanto Reed…
    <<ma che farà Reed… perché ha voluto un margine di tempo così ampio?! Uff, non c’è la faccio più voglio passare all’azione, spero che la risposta di questo guardiano non mi sia soddisfacente, così lo pesto un po’… ehehehe>>


    Lo sguardo maligno scese sul mio viso, pronto ad uno scontro…
     
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    I ragazzi avevano cominciato a ricercare informazioni per scoprire quali delle navi fosse quella che cercavano quando, ad un certo punto, videro tutti i loro interlocutori fuggire spaventati ... non appena si girarono verso il molo a cui erano attraccate le navi videro da una di queste saltar giù un gruppetto di una decina di uomini. Il primo di questi, sorridendo, disse avanzando verso di loro

    Ho saputo che ci cercavate, eh? Molto bene siamo qui...dalle nostre informazioni vorreste salire sulle nostre navi per ispezionare un po' non è vero? Beh possiamo portarvici noi, nel nostro Regno servono sempre schiavi nuovi ... venite qui...

    Gli uomini estrassero tutti delle katane di colore bruno e si avvicinarono ai due ninja accerchiandoli ... non era chiaro se questi fossero ninja o semplici banditi armati...ora ai due giovani toccava decidere se fuggire oppure combattere...
     
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  13. Vitiu&Gota
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    CITAZIONE
    narrato
    -parlato-
    "pensato"
    <<parlato d'altri>>
    <<-voce->>

    <<ho saputo che ci cercavate, eh? Molto bene siamo qui...dalle nostre informazioni vorreste salire sulle nostre navi per ispezionare un po' non è vero? Beh possiamo portarvici noi, nel nostro Regno servono sempre schiavi nuovi ... venite qui...>>
    Pft! La ragazza sputò per terra e nulla le fu più chiaro di adesso.
    -se volevate un appuntamento con me non facevate che chiederlo- disse in risposta alla loro provocazione.
    Reed, ricordandosi di essere un ragazzo, cominciò a comporre sigilli.
    -con questo ninjutsu io vi distruggo- sussurrò.
    “perché devo sempre fingere una potenza che non ho…” pensò sconsolato mentre componeva l’ultimo sigillo.
    La tecnica consisteva nel concentrare il chakra, a piccole dosi, in modo da formare dei suoni. Inoltre le regole della tecnica dicevano che il suono avrebbe ricordato al ninja chiamato una voce famigliare quindi probabilmente avrebbe avuto un suono diverso per ognuno dei presenti.
    “chi sa se funziona per tutti…”

    CITAZIONE
    Spia uditiva
    Elemento: Nessuno
    Tipo: Genjutsu
    Posizione delle Mani : Cane - Pecora - Cavallo
    Livello: D
    Descrizione: Attuando questo Genjutsu l'avversario sentirà una voce non troppo lontana a lui familiare chiamarlo dalle sue spalle.
    [Nota: La voce potrà dire massimo 3 parole, e massimo 18 lettere]
    [Consumo: 5]
    [Senso: percezioni]

    <<-dietro di te!->> avrebbe detto la voce ma Reed era l’unico in grado di capire la reale funzione della tecnica e sene approfittò subito.
    Senza nemmeno controllare il reale esito della sua bellissima mossa corse veloce in direzione delle bancarelle del mercato, tra quella scacchiera si sarebbe di certo confuso sospendendo la trasformazione.
    “spero che il mio amico studente se la cavi bene… la fuga per lui sarebbe l’opzione migliore” pensava mentre una nuvoletta di fumo segnalava la sospensione della sua tecnica.

    Mentre correva, probabilmente inseguito, tra le case, pensò: “ora so qual è la nave giusta appena ho seminato sti tizzi devo trovare il modo di entrarci.”

    CITAZIONE
    Chrakra: 19/25
    Slot: 10/10
    Stato: inpaurito.

     
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  14. sasuketaka98
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    Parlato
    Parlato altri
    Narrato
    <<pensato>>
    Scusate ritardo >.< ._.




    Passai inosservato nella folla, un ragazzo tredicenne non gli era data molta importanza se non aveva il coprifronte a dosso. Arrivai di fronte alla guardia, gli chiesi il tutto. Mi spaventai alla vista di ciò che vidi. Dall’interno della nave vidi sbucare fuori delle persone, armate di spade e katane.


    <<tsk!!! Qui si mette male… e ora che faccio, non sono preparato per uno scontro diretto…>>


    La faccenda si complicava. Una guardia si fece avanti, pensai che fosse il capo di tutti, colui che gestiva tutto e tutti, ecco il momento in cui aveva parlato.


    Ho saputo che ci cercavate, eh? Molto bene siamo qui...dalle nostre informazioni vorreste salire sulle nostre navi per ispezionare un po' non è vero? Beh possiamo portarvici noi, nel nostro Regno servono sempre schiavi nuovi ... venite qui...


    La situazione si complicava… la situazione iniziava a complicarsi, l’ambiente cominciò a scaldarsi, la tensione alle stelle… dovevo mantenere il sangue freddo per non farmi reprimere dalla paura e dalla disperazione, dovevo andarmene da lì.


    <<uhm… la situazione è leggermente a sfavore mio, quindi è meglio dileguarsi fra la folla per poi incontrare Reed. Tanto ho già le informazione che cercavo, la mia ricerca ha avuto un’ ottimo risultato.>>


    Dopo di ché feci un cortese saluto ai seguaci della barca per poi voltarmi e scappare in mezzo alla folla con scaltrezza. Cercai di passare facendomi valere spostando i civili con le mie braccia. Era tempo di incontrare Reed.


    Chakra:10\10
    Stato:Illeso, Serio
    Slot:10\10
     
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    Perdonatemi per il ritardo XD

    La strategia dei due shinobi ebbe buon esito e la fuga dei ragazzi tra le bancarelle del mercato riuscì a far perdere le loro tracce ... dopo pochi minuti, infatti, si ritrovarono in un vicolo deserto ... ora toccava a loro decidere cosa fare, tornare nel luogo da cui erano venuti oppure tornare a casa ...
     
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15 replies since 21/10/2011, 16:54   200 views
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